anfora romana (I sec. a. C. - I sec. d.C.) rinvenuta nei fondali di Marina di Caronia |
Marina di Caronia, 12 agosto 2016 - La nostra piccola località non finisce mai di stupirci!
Estremamente rilevante risulta essere la scoperta archeologica di qualche giorno fà nelle acque del mare antistante il lungomare Cristoforo Colombo, a Marina di Caronia.
Gli uomini della Guardia Costiera di Messina, terzo nucleo operatori subacquei ed una pattuglia dell’ufficio circondariale marittimo di Sant’Agata Militello hanno recuperato sui fondali, importanti reperti tra cui spicca un’anfora di epoca romana in buono stato di conservazione.
L’anfora si trovava a poca distanza dalla costa ed era stata notata nei giorni scorsi da alcuni appassionati di pesca subacquea che hanno segnalato il rinvenimento alla Guardia Costiera.
Secondo gli esperti si tratta di un’anfora in terracotta utilizzata per la conservazione ed il trasporto del vino databile tra il primo secolo avanti Cristo ed il primo secolo dopo Cristo.
Molto probabilmente i reperti facevano parte di un carico di una imbarcazione dell’epoca, adibita al trasporto di merci, ed affondata in quel tratto di mare.
Tutti i reperti verranno presi in consegna dalla Soprintendenza del Mare dell'Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana di Palermo per gli approfondimenti scientifici.
Gli uomini della Guardia Costiera di Messina, terzo nucleo operatori subacquei ed una pattuglia dell’ufficio circondariale marittimo di Sant’Agata Militello hanno recuperato sui fondali, importanti reperti tra cui spicca un’anfora di epoca romana in buono stato di conservazione.
L’anfora si trovava a poca distanza dalla costa ed era stata notata nei giorni scorsi da alcuni appassionati di pesca subacquea che hanno segnalato il rinvenimento alla Guardia Costiera.
Secondo gli esperti si tratta di un’anfora in terracotta utilizzata per la conservazione ed il trasporto del vino databile tra il primo secolo avanti Cristo ed il primo secolo dopo Cristo.
Molto probabilmente i reperti facevano parte di un carico di una imbarcazione dell’epoca, adibita al trasporto di merci, ed affondata in quel tratto di mare.
Tutti i reperti verranno presi in consegna dalla Soprintendenza del Mare dell'Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana di Palermo per gli approfondimenti scientifici.
Ovviamente i reperti sono collegabili alla
storia della nostra Calacte, città fondata da Ducezio, re dei Siculi, nel 447 a.C.
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